“Non c’è salute senza salute mentale, ed essa è condizione per lo sviluppo economico e sociale delle comunità”

Non potevamo non dare spazio ad un evento avvenuto in questi ultimi giorni…A 20 anni dalla prima conferenza Nazionale del 2001, il 25-26 giugno 2021 è avvenuta la seconda conferenza Nazionale per la Salute Mentale, in modalità streaming online, promossa dal Ministero della Salute.

Tale occasione per ribadire la responsabilità pubblica delle politiche per la Salute Mentale, per garantire in modo uniforme sul territorio nazionale il diritto alla cura e all’inclusione sociale; per analizzare in maniera partecipata e trasparente il funzionamento dei servizi per la salute mentale, i modelli organizzativi, le risorse umane ed economiche impiegate, la qualità delle risposte ai bisogni di salute della popolazione e le pratiche per il rispetto dei diritti di cittadinanza; per ripensare le politiche future, anche alla luce delle vulnerabilità emerse nel corso della pandemia, valorizzando le buone pratiche e assumendo come cornice di riferimento la salute mentale di comunità.


Sempre sulla Conferenza,
“La cura della malattia mentale è sfida complessa e richiede che i più fragili siano seguiti e tutelati in conformità ai diritti costituzionali” Capo dello Stato Sergio Mattarella
“Occorre favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la malattia mentale e far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana” Papa Francesco


“Il lavoro rappresenta per tutti un decisivo e potente elemento di inclusione sociale. Può contribuire a sanare ferite profonde, ma può purtroppo anche essere il luogo di un non riconoscimento, dove ci si può ammalare. Occorre promuovere la salute mentale negli ambienti di lavoro” Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando.

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